Prodotti sempre più uguali? E’ importante comunicare unicità.

Siamo cittadini (e consumatori) di un mondo globalizzato. Con la rete possiamo scegliere facilmente prodotti e servizi sparsi in ogni parte del pianeta.


Per chi si occupa di marketing e di vendite diventa ogni giorno più complesso riuscire ad individuare il target poiché i consumatori sono sempre meno fedeli ai brand.

Da professionista in materia e per l’esperienza che ho come comunicatore commerciale, vedo in questa situazione una straordinaria opportunità di crescita per tutte quelle aziende capaci di posizionare il brand facendo leva sull’unicità dei propri prodotti. Unicità che non ritengo sia data solo dalle caratteristiche costruttive, ma soprattutto dal modo in cui il prodotto (o il servizio) viene comunicato.

Vi faccio un esempio: tanti consumatori sanno che sotto il cofano di molte autovetture vi è lo stesso motore e che trascorreranno buona parte del loro tempo di viaggio inscatolati vicino ad altre vetture simili.

Eppure, nonostante i prodotti siano sempre più uguali, la scelta va al di là del fattore prezzo/utilizzo che è solo una delle componenti d’acquisto. In tutte le altre componenti che determinano un acquisto, il ruolo svolto dalla comunicazione è di primaria importanza e la comunicazione entra in tutte le fasi di brandizzazione del prodotto: non solo quindi campagne pubblicitarie (online e offline) con messaggi più o meno aspirazionali ma anche grande attenzione alla definizione dell’architettura dei punti vendita, alla qualità del materiale pubblicitario disponibile nei punti vendita, al servizio di accoglienza e di gestione del cliente sia nel pre che nel post vendita e ad altre “coccole” più o meno intriganti (a partire dal gaming e dai social) che le aziende più capaci e con più idee si sono inventate.

Non vorrei togliere nulla al merito degli ingegneri e dei progettisti di tutti i prodotti di cui siamo circondati, ma vorrei rendere grande merito a tutti coloro che si occupano di comunicazione commerciale e che sono in grado, con il loro lavoro professionale, di regalare agli oggetti della nostra vita quelle “emozioni” che ci portano a sceglierne uno invece di un’altro.